L’Ayi 阿姨

Sottotitolo: come pagare poco l’illusione di concedersi un piccolo lusso…

Un argomento che, credo, tutti i laowai (老外 = stranieri) hanno affrontato almeno una volta, ma spesso più d’una, è quello dell’ayi, senza dubbio uno dei personaggi più tipici, curiosi e divertenti della Cina vista con gli occhi di un occidentale.

L’ayi (letteralmente “zia”) è la donna delle pulizie. Visti i prezzi estremamente contenuti (in genere dagli 1 ai 2 euro all’ora, salvo generosità eccessiva), praticamente tutti gli occidentali che conosco si concedono un’ayi, deputata allo svolgimento delle elementari faccende di casa: rassettare, lavare i piatti, pulire, in alcuni casi lavare e stirare.

Cosa rende l’ayi un personaggio così particolare? Serve chiederlo? Dopo tutto quello che ho scritto qui (e che avrete sentito altrove) sulle condizioni igieniche medie del paese, dovreste già aver capito…

Nella maggior parte dei casi, l’ayi non sa pulire… povera, non l’ha mai fatto, o almeno mai secondo standard non cinesi (figuriamoci italiani). Qualche esempio?

Il fatto che da mesi qui in casa nessuno comperasse un detersivo per i pavimenti (e che lei si guardasse bene dal notarne la mancanza), tanto da rendere l’operazione mocio più simile alla pittura (monocolore: lo sporco) che al pulire.

Il fatto che dopo, l’accurata operazione pittorica di cui sopra, stiri e appoggi gli indumenti puliti sul pavimento.

Il fatto che mi è capitato di dover lavare la vasca prima di usarla, causa resti di, presumo, acqua sporca del mocio scolata lì, invece che nel water, senza nemmeno sciacquare.

Ayi che puliscono il vetro, come richiesto, tralasciando tutto il resto della finestra intorno al vetro (perché se non glielo dici lei che ne sa… un classico cinese).

Mitiche ayi che puliscono per terra e poi il piano della cucina con lo stesso straccio.

Ancor più mitiche ayi che, invece di usare il secchio e magari acqua e detersivo, sciacquano il mocio direttamente nel water (ma quale cavolo di mente bacata può pensare che il pavimento su cui hai passato l’acqua del water sia più pulito di prima?!? ).

Il fatto che dopo 9 mesi di inviti a lasciare tutti i vestiti insieme, in modo che io e Carlo li si possa dividere con calma, la nostra ayi ancora preferisca dividere a caso, o peggio torturarmi chiedendo di chi è questo e di chi è quello, anche inseguendomi nel corridoio del palazzo mentre tento di sfuggirle.

Il fatto che ogni singola volta che mi vede uscire mi chieda dove vado… suggerendo lei stessa la risposta (gōngzuò 工作  = al lavoro), sempre la stessa da 9 mesi (perché vado in ufficio davvero, ma anche perché il mio cinese non consente troppe variazioni).

Il fatto che continui a farmi discorsi in cinese, salvo poi dire a terzi che non lo parlo (ma forse è più strano il fatto che io ogni tanto capisca cosa vuol dire senza però capire cosa ha detto… un giorno ho perfino pensato di leggerle nel pensiero!).

E potrei continuare… Nonostante tutto però, sarà per l’illusione che dà, sarà perché l’ayi si rende comunque utile, un po’ in casa, un po’ pagando qualche bolletta (andare in banca, causa lingua e code, è una seccatura) o facendo qualche altra commissione, sarà soprattutto perché rimane un personaggio incredibile… alla fin fine all’ayi ci si affeziona, diventa una immancabile fonte di divertimento, argomento portante di approfondite discussioni a base di aneddoti, consigli e scambi di esperienze (quasi tutte assurde).

Il mio personale rapporto con l’ayi di casa? La odio!! Mi guarda sempre male perché mi sveglio tardi e poi vado al lavoro. E io guardo male lei perché si alza presto e viene al lavoro, ma sveglia non lo è mai…

In ogni caso, se mai vi capiterà di venire a vivere in Cina, scegliete l’ayi con attenzione… che non vuol dire necessariamente sceglierla brava, visto che un’ayi normale, cioè che si comporti come sopra, potrebbe aggiungere molto divertimento alla vostra settimana (e molti batteri alla vostra dieta).

8 commenti su “L’Ayi 阿姨”

  1. Cavolo, non sapevo che ti fossi preso la tata in Cina!
    Ce ne servirebbe una (alla occidentale però) per pulire la casa nuova….perchè, novità delle novità, i parassiti se ne vanno a dicembre!!!Come dire…sarà un mese un pò intenso…..

  2. eh eh… figuriamoci. l’ayi era inclusa nella casa…
    a dicembre saremo tutti dai flo che, tanto, bocca da sfamare più bocca da sfamare meno…

  3. …non tutte le ayi sono così!
    la mia è bravissima e si chiama Xiaomei come quella di “Desperate”:-)

  4. ih ih ih. non volevo essere cattivo con tutte le ayi…
    solo dare una rappresentazione del “fenomeno” ayi per come viene visto/raccontato dagli occidentali. è chiaro che la maggior parte di quelli che hanno un’ayi che sa fare il suo lavoro non perdono tanto tempo a parlarne come invece quelli che hanno problemi.
    io, quella che viene da noi, non la sopporto, ma se dovessi cambiarla ne vorrei comunque una scadente… e quindi divertente 🙂

  5. Vorrei ricordare la mitica casa di via S.Siro…
    Di ayi lì dentro ce n’erano ben cinque !!!!!!

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