Welcome to Euroland

Ritorno indietro di qualche mese per mettere, finalmente, on-line le foto di una gita fatta ad un castello (anzi, uno chateau) poco fuori città…
Tale castello non è, come si potrebbe pensare, una vecchia fortificazione, ma una costruzione nuovissima, realizzata a fini commerciali e pubblicitari. Scopo finale: vendere vino, facendo in qualche modo il verso ad alcuni marchi pregiati (ecco perché chateau).

Ad un europeo la visita del castello non può che suscitare ilarità.
Nessuna somiglianza con i castelli europei e decisamente meno fascino (beh, era abbastanza scontato). Una ambientazione tipo parco dei divertimenti (da cui il titolo del post) con costruzioni, compresa una chiesa, che mischiano a casaccio stili architettonici diversi e la sensazione di un luogo profondamente innaturale. A parziale difesa, devo dire che il posto non è brutto e, per quanto innaturale, le costruzioni non sono “plasticose” come nei parchi dei divertimenti.

Ad impreziosire l’esperienza, e a renderla ancora più comica, ecco le statue animate, per illustrare i vari lavori connessi alla preparazione di un buon vino, in perfetto stile parco disney (mancava solo la musichetta ipnotica); una piccola e fintissima galleria d’arte; poi un giro nei negozi, mascherati da negozi di articoli vari, ma che in realtà vendono solo alcolici; la visita alla cella sotterranea dove riposano le “preziose” bottiglie eccetera.

Prima di concludere la visita, giro (credo obbligatorio) del museo. Premesso che se l’Italia avesse costruito un museo per ogni posto dove produciamo vino, la popolazione non avrebbe più avuto spazio e avremmo dovuto emigrare in Austria, anche questo museo cinese non è che avesse molto da mostrare.
Prima di tutto la produzione di vino in quella zona è recente e poi, in fondo, che cosa cavolo potevano esibire?? Come sempre in questi casi (università e istituzioni fanno in genere lo stesso, qui in Cina), il museo contiene più che altro informazioni, foto e documenti, che testimoniano il legame tra quell’azienda e la recente storia cinese. Ampio spazio quindi alle visite dei capi di stato, ai loro ringraziamenti in calligrafia, al ruolo svolto dai fondatori nella rivoluzione e così via… In conclusione, una noia!

Per fortuna che, dopo il museo, siamo passati all’assaggio…ma questa storia me la tengo per la prossima volta 🙂
Per ora ecco le foto dello chateau.
Salute 🙂

9 commenti su “Welcome to Euroland”

  1. non ho parole, non so se mi ha colpito di più l’etichetta del vino stile Flavia e Gian cinesi….o il campo da tennis in terra rossa nell’antico castello…mmmm….o il finto cinese che assaggia il vino e ti fa proprio pensare che deve essere sicuramente un buonissimo vino….
    però anche la manine metallica che tiene la corda….mah…che dubbio…..io voto per flavia e gian cinesi!

  2. …a me sembra una scopizzatura dell’outlet di Rodengo Saiano (BS)…questi cinesi hanno fatto tante foto in giro per il mondo…ma si sono dimenticati di riordinarle!! 🙂

  3. Gita “studio” con la giustificazione ufficiale di vedere come i Cinesi vedono l’Europa.
    Che le motivazioni fossero più o meno buone poco importa, ce la siamo spassata 🙂

  4. Che motivazionona!
    Però è un’idea e mi suggerisce di portarla sul mio lavoro:
    – gita a Gardaland per vedere come i Veneti vedono lo studio
    – gita a santa maria di leuca per vedere come si vedono i siti da lì
    – gita a Barcellona per verificare la rete fuori dall’Italia
    mmm, mi sa che le ultime due le propongo davvero…

  5. ti potrei concedere questa (alert: battuta per statistici):
    – gita a gardaland per studiare la teoria delle code

  6. come hai fatto a mettere la foto di Simba?anche io vojo!
    ciao Igoruto, facce sapè!

  7. Ciao.
    Qui tutto bene, sono stato a Xian per il fine settimana 🙂
    La Cina riparte la settimana prossima e spero ripartano anche i miei documenti…

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