Un’amena strada di campagna…

…magari lungo un lago e con un filare di alberi a fare un po’ d’ombra e a rinfrescare l’aria. Già, vorrei che fosse così la strada che faccio ogni giorno per andare in ufficio, ma purtroppo non è. Passo invece da uno stradone grande a uno ancora più grande…

Buona parte del percorso è infatti lungo il quarto anello (vedi qui), un mostro a 14 (sì, quattordici) corsie, che di campagna non ha davvero nulla…
C’è di buono che la strada è ben organizzata, 8 corsie a scorrimento veloce in centro, due e due ai lati per poter entrare e uscire agli incroci, più altre due più piccole agli estremi (una per lato) per le biciclette e gli scooter. Così mi risparmio qualche semaforo e qualche attraversamento, che non è male.

La strada scorrevole, inoltre, mi ha permesso di toccare nuovi esaltanti picchi di velocità. Punta massima: 37.8 km/h!! (Bolt lanciato mi potrebbe superare agevolmente…)

Qui in foto l’anello:

Qui la testimonianza chiara che la campagna deve rimanere fuori 🙂

Ciao

11 commenti su “Un’amena strada di campagna…”

  1. Eh, diciamo abbastanza.
    Ora mi sono procurato una mascherina temporanea, ma, appena la trovo, ne compero una di quelle serie…

  2. Oggi mi sono accorto che in alcuni tratti le corsie sono addirittura 16…
    In Italia esisteranno strade così? Magari a Roma o Milano?

  3. secondo me in Italia strade del genere non esistono e non penso avrebbero nemmeno senso…

  4. in Italia le finanziano, poi però una volta concluse hanno solo due corsie, dissestate e perennemente in rifacimento

  5. Capello liscio a caschetto, mascherina temporanea… ora un piccolo ritocco al contorno occhi ed il gioco è fatto!

    Ciao da tutta la squadra 🙂

  6. Con un piccolo ritocco al contorno occhi e sta panza potrei anche spacciarmi per un panda… magari quelli hanno il diritto di precedenza 🙂

  7. io che sono veramente una faina quando si tratta di trovare un’uscita…..con 8 corsie centrali chissà come farei….e comunque vorrei proprio vederti SFRECCIARE in mezzo a quel caos…povero uomo panda…

  8. Se ti può consolare il “divieto di campagna” l’ho visto anche ad Innsbruck.

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